Apollo Hasselblad : La prima fotocamera sulla luna

Vi siete mai chiesti con quale tipo di macchina fotografica sono state scattate le prime foto sulla Luna?

Continuate a leggere l’articolo per scoprirne di più!

50 anni fa, durante il primo allunaggio, non abbiamo lasciato soltanto una bandiera americana.

La Hasselbland 500, che scattò una delle foto più iconiche nella storia, si trova tuttora sulla polverosa superficie lunare, insieme alle impronte degli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin.

L’Hasselblad 500C era una fotocamera tecnologicamente avanzata all’epoca, con un diaframma a diametro variabile e apertura automatica.

Sette anni prima che la prima Hasselblad arrivasse sulla superficie lunare, la NASA e la società svedese di fotocamere, lavorarono insieme per modificare la fotocamera affinché potesse resistere alle condizioni estreme dello spazio.

Si trattava di una reflex con mirino, otturatore ausiliario ed una copertura in pelle per ridurre al minimo l’impatto del suo peso sulla missione. 
La 500C modificata era dotata di un rullino con 70 esposizioni, invece delle tradizionali 12 presenti in una rullino standard. 

Utilizzarono la fotocamera per la prima volta a bordo della Mercury 8 nel 1962.

Dopo il suo successo, l’ Apollo 11 venne dotato di due fotocamere di medio formato, la Hasselblad 500EL Data Camera (HDC)e una Hasselblad Electric Camera (HEC). 

Hasselblad 500EL Data Camera (HDC)e Hasselblad Electric Camera (HEC)

La prima, che era la fotocamera che scattava le immagini sulla superficie della luna, era equipaggiata con un obiettivo Zeiss Biogon 60mm F5.6 e un rullino appositamente progettato, che consentiva 200 esposizioni su pellicola Kodak 70mm

La seconda fotocamera HEL usava un F2.8 da 80 mm per scattare immagini dall’interno del modulo lunare Eagle.

Come per la 500C, la società svedese adattò anche la fotocamera HDC per resistere alle condizioni estreme dello spazio.
Infatti usarono una vernice argentata per permetterne l’utilizzo anche con escursioni termiche tra i -65 gradi e i 120 gradi Celsius. Inoltre le aggiunsero una piastra speciale per lasciare intenzionalmente segni “+” nelle immagini, che avrebbero successivamente utilizzato per effettuare misurazioni e raccogliere più dati.

Fu Armstrong ad usare la fotocamera sulla superficie della luna. 

Buzz scattò questa foto di Neil nella cabina dopo il completamento di EVA.

La NASA introdusse nozioni di fotografia di base, nonché istruzioni specifiche sull’uso della fotocamera Hasselblad, fornendo a Armstrong le competenze necessarie per far funzionare la fotocamera nello spazio. 

L’allora 38enne scattò l’iconica immagine della Terra vista sorgere oltre l’orizzonte della luna, così come quella con la bandiera e un “selfie” lunare in cui Armstrong si può vedere riflesso nell’elmetto di Aldrin.

Dopo un viaggio di otto giorni, il veicolo spaziale, che pesava più di 100.000 libbre al momento del lancio, sarebbe tornato con una massa di atterraggio inferiore a 11.000 libbre. Per ridurre il peso per il viaggio di ritorno, l’equipaggio lasciò le fotocamere, gli obiettivi e gli accessori sulla luna

Ad oggi, cinque missioni Apollo dopo, un totale di 12 telecamere Hasselblad risiedono sulla superficie lunare.

Infine lascio qua sotto una galleria con gli scatti più belli realizzati sulla luna.

Spero che questo articolo sia stato interessante tanto quanto lo è stato per me scriverlo!

Ci vediamo con il prossimo articolo!

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